Da Visitare

L’Abruzzo
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.

castello San Valentino

castello San Valentino

I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno si che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno. Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

Il paese di casa vacanze DUEPIU’INSIEME

San Valentino in Abruzzo Citeriore, suggestivo borgo con una popolazione comunale di circa 1.920 abitanti, sorge su una collina molto panoramica, a 457 m. di altitudine, nel Parco Nazionale della Majella. Ha origini che risalgono all’anno Mille, con il nome di “Palum Castrum Petrae”. In seguito alla traslazione dei corpi di S. Valentino e S. Damiano, il nome originario fu modificato in S. Valentino. L’impianto urbano si è sviluppato intorno al nucleo storico originario al cui interno dominano il castello, risalente alla fondazione del paese con ancora alcuni elementi originari, una torre di fiancheggiamento a testimonianza del borgo fortificato, il castello fu proprietà anche dei Normanni e degli Acquaviva di Atri. Il 3 Febbrario 1583 il ducato di San Valentino fu acquistato da Margherita d’Austria per 66.000 ducati e da allora il paese entrerà a far parte degli Stati Farnesiani e vi rimase fino al 1732 quando questi passarono a Carlo III di Borbone. San Valentino fu così inglobato nel Regno delle Due Sicilie fino al 17 Marzo 1861, data in cui venne proclamato ufficialmente il Regno D’Italia. Il centro abitato è dominato dalla imponente mole della splendida chiesa dei Santi Valentino e Damiano. L’antica chiesa, già in rovina nel 1771, fu riedificato tra gli anni 1777-1791 sulla base di un progetto attribuito al Vanvitelli. Dopo il terremoto del 1915 la facciata è stata interamente ricostruita ad opera dell’architetto Antonino Liberi. L’interno, a navata unica con cupola, è arricchita da pregevoli decorazioni del XVIII-XIX secolo. La maestosa facciata in pietra, addossata alla chiesa settecentesca tra il 1920 e il 1930, ha due torri e costituisce una fra le ultime singolari espressioni di commistione stilistica. Il resto del paese è caratterizzato da gradinate che si aprono in suggestivi slarghi, caratteristici del sei-settecento, a completare il tessuto urbano intorno alle chiese di Sant’Antonio e dell’abbazia di San Donato. Fuori le mura invece le due chiesette di San Rocco e della Madonna della Croce e il monastero agostiniano di San Nicola da Tolentino costruito nel 1595.